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SIRI vs. Android?
Luca

SIRI vs. Android?

Sono certo che questo post creerà non pochi dibattiti. È risaputo che esistono due fazioni (forse tre) nel settore dei dispositivi mobile. Gli Androidiani, i Melatonini e quelli che sono differenti.
Non voglio convincere nessuno con questo mio scritto, ma dire solo il mio personalissimo punto di vista.  

Quando qualche settimana fa una cara amica mi chiese un consiglio su quale smartphone prendere (era indecisa tra un sistema Android e uno Apple), le mostrai il mio e glielo feci provare. Possiedo un iPhone 5S, e lei abituata a un Samsung comincia a smanettarlo, trovandosi ovviamente non comodissima.  

Difatti è proprio questo il problema. Non che un Sistema Operativo sia meglio dell’altro. Entrambi li reputo comunque sia ottimi e fanno il loro principale dovere: ci fanno telefonare! :-)  
Il fatto è che ci adattiamo agli smartphone il più delle volte, auto convincendoci che quelle scorciatoie che troviamo siano definitive.  

A un certo punto la mia amica mi fa: “Senti, io con il Samsung creavo una pagina nella home dove mettevo gli shortcut dei numeri che chiamo più spesso, qui sull’iPhone si può fare?”. Al che la guardo basito e le dico: “Ma scusa, che bisogno hai di creare uno shortcut, quando tenendo premuto il pulsante centrale attivi SIRI e le chiedi quello che vuoi fare?”  

E lei mi guardò con la medesima faccia stranita, ma mi diede ragione. Se sto guidando, non posso permettermi di sbloccare il cellulare, scorrere nella pagina dei numeri da chiamare spesso, ricordarmi la posizione dell’icona del numero da chiamare, premerlo e finalmente parlare… Con SIRI premo il pulsante centrale per due secondi, e posso chiedere all’iPhone di fare quello che desidero. “Chiama Cecilia cellulare”, “scrivi messaggio a Carlo con scritto ‘sto arrivando, metti su l’acqua per la pasta’”, e via dicendo. Questo senza mai staccare le mani dal volante e gli occhi dalla strada.  

Ora mi direte: “Ma il mio Nexus ce l’ha il riconoscitore vocale”, “Anche il mio SONY che lo fa da decenni, altro che Apple!”… Ok, ma come vedete non è uno standard. Apple ce l’ha in tutti i suoi dispositivi e funziona allo stesso modo, per tutti. C’è chi lo considera una limitazione, per me invece è solo una gran comodità. Mi evita di configurare, scaricare programmi per attivare la funzione di riconoscimento vocale… per me l’open source non significa “essere liberi”, ma dover smadonnare per creare un sistema operativo adatto a noi. Apple invece ha un solo sistema operativo, e non hai dubbi sulle funzioni che devi svolgere, anche perché quelle che hanno ideato sono immediate e logiche. Avrà anche le sue pecche in programmazione (ma io lo devo solo usare), ma se cerchi un’impostazione, vai nella cartella “Impostazioni”. Non devi cliccare in un icona, dove appaiono tutti i tuoi programmi e dentro trovi la cartella Impostazioni… Se devi cancellare un account email, vai nelle Impostazioni > Posta e contatti, clicchi sull’account da cancellare e clicchi “Elimina account”. Semplice.
Mentre se hai un sistema “aperto Android” i passi da fare sono: Impostazioni > Applicazioni > Gestione applicazioni > Tutte > E-mail > Cancella dati. Parliamone!  

Ma questo è solo uno dei tanti esempi. Io possiedo entrambi i sistemi operativi, grazie a Tre che mi ha omaggiato di un NGM “You Color”. Ma devo dire che nonostante lo schermo più grande e comodo da leggere, la gestione del telefono è risultata complessa, lenta, e il touch screen non è così fluido e immediato come quello di Apple. Certo, ci saranno anche telefoni Android superiori (ammetto che quello che possiedo sia non di certo il top della gamma), non lo metto in dubbio. Ma rimango sempre dell’idea che uno smartphone dev’essere al tuo servizio, da subito, e non devi configurarlo. Ti deve già dare quel che cerchi, facilmente. Punto e basta.  

E poi c’è lei… SIRI. L’adoro, anche per il suo simpatico senso dell’umorismo. Provate a chiederle cose come:  

 “Siri: ricordami di questo”, mentre per esempio state guardando una mail, o un messaggio di testo oppure una pagina web e chiedere a Siri di ricordarvi di quel contenuto in un determinato momento (o determinato luogo) perché l’assistente virtuale lo faccia e vi aiuti a ricordare comodamente quando sarà opportuno o quando gliel’avrete chiesto. Esempio: “Domani ricordami di portare il caricabatterie al lavoro.”  

Trovami la strada più veloce per raggiungere Milano, via XYZ numero 4”, e lui ti trova la strada più veloce con indicazioni vocali.   Se siete possessori di un iPhone, o un dispositivo Apple, giocateci di più con SIRI, chiedetele tutto ciò che vi passa nella mente, anche se vi racconta una barzelletta.

È davvero uno strumento utilissimo che vi faciliterà ancor di più la vita e l’uso del vostro smartphone.
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