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Qual è l’obiettivo delle PR?

Qual è l’obiettivo delle PR?

Spesso gli amici e conoscenti mi chiedono incuriositi: “Ma che lavoro fai esattamente che non ho ben compreso?”
La mia risposta è sempre la stessa, anche se continuo a pensare che nonostante annuiscano non abbiano ancora capito a fondo che cosa faccia esattamente per vivere.
Spesso confondono il mio lavoro col “fare pubblicità” (in effetti, si potrebbe anche dire che “faccio pubblicità” per i miei Clienti verso il loro pubblico di riferimento), ma non faccio pubblicità così come si possa pensare.

Le Pubbliche Relazioni sono un mondo più profondo, più articolato, dove il prodotto o il messaggio di un’azienda è preso in mano dal PR, il quale crea un “messaggio strategico” e lo confeziona per il pubblico di riferimento del Cliente, così che poi il pubblico di riferimento ne parli il più positivamente possibile e faccia in modo che altri, leggendo o ascoltando ciò che viene detto di quel prodotto, lo comprino a loro volta facendo così guadagnare l’azienda stessa. La pubblicità, invece, è un messaggio sempre positivo. “Il mio detersivo lava bianco che più bianco non si può”. Chi farebbe una pubblicità dicendo “La nostra lavatrice si rompe sempre, quindi non compratela”? Mentre un articolo di un giornalista è un giudizio personale, di uno di noi, o di un esperto, e lo si percepisce con uno sguardo critico più aperto. In pratica, il PR crea quello che in gergo si chiama “brand awareness” (conoscenza del marchio), aiuta la diffusione di un marchio o di un prodotto, piazzandolo sul mercato attraverso i media (ed altri pubblici di riferimento, che poi vedremo in dettaglio), innalzando il più possibile il suo indice di gradimento.  

Obiettivo delle PR, quindi, è quello di supportare il business del proprio Cliente a vendere e fare ricavo, in modo più facile e duraturo possibile, raggiungendo il più ampio pubblico di riferimento, gestendo e guidando la percezione dei media. Come? Lo vedremo più avanti… Sarà quindi compito del PR creare la tipologia ottimale di Comunicazione, i messaggi, e la Strategia di Comunicazione necessaria, scegliendo i migliori interlocutori, per supportare al meglio il BUSINESS GOAL del Cliente, in modo tale da realizzare articoli sui media di riferimento positivi, facendo in modo di informare il giornalista (o chi per esso) di turno offrendogli la miglior visione del prodotto realizzato dal Cliente, e l’immagine del Cliente stesso. Ciascun Cliente ha degli obiettivi di business: chi vende giornali, chi crea videogiochi, chi crea hardware, chi crea capi di abbigliamento, chi vende scatolette di tonno, chi crea scatolette di tonno che poi andranno riempite, chi “consulenza”, ecc. Tutti questi “clienti” alla fine devono poter vendere ciò che producono. E il PR farà in modo che questa vendita avvenga nella maniera più facile possibile, aiutando a far conoscere al mercato che quel prodotto o servizio esiste, ed è valido.  

Ricordatevi una cosa importante: dietro a qualsiasi personaggio famoso, dietro a un politico importante, dietro a una grande azienda o marchio, c’è sempre un ufficio stampa, un PR, che ne gestisce non solo il rapporto con i media, ma spesso anche con il pubblico. Quindi, non sottovalutate il potere che hanno le pubbliche relazioni e la “comunicazione” nel vostro business.  

Le pubbliche relazioni possiedono comunque dei “tools” (strumenti) che nonostante i cambiamenti in atto rimangono “sempreverdi”. Questi sono:
-       COMUNICATI STAMPA o MEDIA ALERT
-       MAILING LIST (strumento chiave di ogni Agenzia PR – è il tesoro dell’Agenzia PR)
-       PROVE PRODOTTO
-       INTERVISTE
-       CONCORSI
-       SPEAKING OPPORTUNITIES
-       FIERE E CONGRESSI
-       EVENTI STAMPA E CONSUMER
-       CRISIS MANAGEMENT
-       MEDIA PLANNING (strumento che esiste da tanto tempo, ma che sta diventando sempre più strategico e che differenzierà le Agenzie PR dei prossimi anni)  

Spero che gli “auto nominati” PR (o che li abbiano nominati d’ufficio) all’interno di aziende, senza aver mai fatto questo mestiere, comincino ad avere un sintomo di disagio per quello che stanno facendo (o che pensavano di fare), e che comincino altresì ad avere il dubbio legittimo che le PR non sono poi un terreno così semplice e scontato, ma che forse possiedono approfondimenti che vanno ben oltre la scrittura di comunicati stampa (poi vedremo anche come si scrivono i comunicati stampa…), o come si effettuano le prove prodotto (poi vedremo come si effettuano le prove prodotto), o semplicemente le email (“Ho visto cose che voi umani…”). Il mio intento è quindi quello di indirizzare costoro verso azioni produttive ed efficaci.  

Fare il PR non è assolutamente facile. Non per altro sono nate Università e Corsi di Laurea che insegnano il mondo delle PR e della Comunicazione.
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