Vita Reale vs Vita Virtuale Ma è giusto separare la vita virtuale da quella reale? Tutti noi siamo "social", chi più e chi meno. Viviamo questo rapporto con i Social Networks e ne siamo ormai cittadini onorari. Anche per chi gioca online, quello Social è comunque un ambiente obbligato. Vi sono community che posano le loro attività in Discord o TS (per dirne alcuni tra i più famosi) e gran parte dei giocatori sono riconosciuti con nick di fantasia (il più delle volte) e molto meno spesso con nome e cognome reale. Per esempio, online sono conosciuto come "Luke_Montex". :-) Questo fatto di identificarsi in un nick porta le persone a pensare, erroneamente, che la socialità online sia separabile da quella reale. Niente di più sbagliato. Anche se magari con le persone nei Social non abbiamo una vita sociale reale, ovvero non ci si incontra o non ci si è mai incontrati, non vuol dire che questa relazione sia "virtuale" e quindi non reale. Il mezzo di relazione è virtuale, ma la relazione è pur sempre reale. Ci stiamo relazionando con persone, dall'altra parte della chat c'è comunque una persona, non un bot. Ergo, se ne deduce che anche la relazione tra persone realizzata in maniera virtuale è pur sempre una relazione fatta tra persone e quindi riconducibile alla vita reale. Ora, non è che se sentite sempre un operatore telefonico di un determinato servizio, questa persona non esista o sia riconducibile a una collocazione virtuale solo perché non la si è mai incontrata. Giammai. Lo stesso dicasi per quelle community fatte di videogiocatori. Il fatto che poi si possa pensare che, grazie al fatto che l'unica barriera che divida un giocatore dall'altro sia una tastiera e un monitor, un individuo possa pensare di essere intoccabile e invincibile comportandosi da vero anarchico, incurante delle Leggi e diventando promotore di offese di ogni genere, non vuol dire che tutto rimanga nella sfera virtuale. Anzi. Offendere qualcuno in un ambiente online, social o virtuale equivale ad offenderlo esattamente come nella vita reale. Chiunque sia offeso, attaccato, denigrato in un ambiente "social" subisce un attacco esattamente come se fosse fatto dal vivo. Anzi, il più delle volte, proprio per il fatto che i Social tendono ad ingigantire un messaggio, viralizzandolo, il danno è sicuramente più allargato. Basti pensare ai casi di cyberbullismo finiti in tragedia con il suicidio dell'attaccato. Quindi, cerchiamo di comprendere fino in fondo che chi si relaziona in un ambiente "virtuale", che sia questo un social, una community o una semplice chat, lo fa con persone reali, e non virtuali. Dietro a un nick c'è sempre una persona, a prescindere. Il mezzo è virtuale (permettetemi il termine), ma la relazione è comunque sia reale, fatta tra persone con sentimenti, una vita. Previous Article Le PR Tradizionali sono finite? Next Article Profilo Instagram hackerato e tutela dei dati personali Print 10518 Rate this article: 3.8 Tags: Star2ComSocialDigital PRLuca Monticelliblog Please login or register to post comments.